“La Resistenza è stata possibile perché Matteotti è stato pugnalato…” (Pietro Calamandrei)

“La Resistenza è stata possibile perché Matteotti è stato pugnalato…” (Pietro Calamandrei)

CELEBRIAMO IL 25 APRILE NEL NOME DI GIACOMO MATTEOTTI

ricordando le brigate che si batterono sotto la sua bandiera

“Dobbiamo ricordare che chi primo lanciò il grido nel silenzio sconsolato furono gli uomini isolati ed esemplari che anche negli anni del buio seppero segnare la strada e mantenere la continuità tra il primo e il secondo Risorgimento. La Resistenza è stata possibile perché Matteotti è stato pugnalato…” (Pietro Calamandrei).

La resistenza armata contro il nazifascismo si svolse tra l’8 settembre 1943 e il 25 aprile 1945, ma l’antifascismo organizzato iniziò a operare molto prima, sin dell’assassinio di Giacomo Matteotti.

Fu proprio dopo il 10 giugno del 1924, sull’onda dell’orrore dell’indignazione, che chiesero la tessera del Psi uomini della tempra di Sandro Pertini e di Carlo Rosselli.

La memoria di Matteotti e il suo esempio costituirono il punto di riferimento per gli antifascisti e per le forze liberali e democratiche. Erano questi gli eredi di quella opposizione morale – originatasi l’indomani dell’omicidio del deputato socialista – di due generazioni cresciute nel Ventennio, che ruppero definitivamente gli argini all’indomani dell’8 settembre del 1943, dando vita alla Resistenza e poi alla Repubblica italiana, fondata sui principi e sui valori che furono di Matteotti e poi dei Costituenti.