Scoperta la nuova targa commemorativa di Matteotti

Numerosi cittadini di tutte le età e rappresentati delle istituzioni hanno partecipato, la mattina di lunedì 24 aprile, alla cerimonia nel corso della quale è stata scoperta una nuova targa commemorativa dedicata a Giacomo Matteotti in sostituzione di quella, posta nel 2004 in occasione dell’ottantesimo anniversario del suo assassinio, distrutta da ignoti vandali lo scorso gennaio.
La Fondazione Matteotti rivolge un sentito ringraziamento ai cittadini che sono intervenuti, accogliendo con grande sentimento civile e adesione ideale l’invito rivolto dal 2° Municipio di Roma, dall’On. Roberto Morassut – ai quali pure esprimiamo viva gratitudine – e dal nostro Istituto.
Nel corso della cerimonia, cui hanno partecipato anche numerosi rappresentanti delle istituzioni e degli enti locali, hanno preso la parola, ricordando l’estremo sacrificio di Giacomo Matteotti e la sempre viva attualità del suo lascito ideale e civile, la Presidente del 2° Municipio, Francesca Del Bello, e l’On. Roberto Morassut, alla cui sensibilità si deve la posa della nuova targa.
Sono intervenuti anche rappresentanti del Partito Socialista e dell’Associazione Saragat-Matteotti.

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Ha chiuso la cerimonia un intervento del Prof. Angelo G. Sabatini, presidente della Fondazione Giacomo Matteotti, che qui riportiamo:

“Perché oggi siamo qui riuniti. Per ricollocare una targa che commemorava la fine violenta subìta da Giacomo Matteotti, in sostituzione di quella frantumata da una mano violenta. Ma è anche l’occasione per tornare a ricordare la vita barbaramente spezzata dal martire per la democrazia.
Ricordare. Si può ricordare in tanti modi. Si può ricordare per abitudine, perché la mente facilmente si aggrappa a rituali da riproporre ogni volta uguali e a percorsi abituali di riflessione, in cui il noto si configura come uno spazio di comfort in cui riconfermare l’attenzione per un personaggio storico, la propria identità. E’ una scelta rassicurante, in cui il passato dà senso al presente, in cui il focus è una sola istantanea dell’interrotto flusso di immagini ed esperienze di cui ancora e ancora si è stati sia spettatori sia protagonisti. La Fondazione dedicata alla memoria di Matteotti è protagonista di questa elaborazione di un ricordo costante e promotore di una coscienza civile.
Si può devastare una lapide, ma la memoria non si devasta e tutti dovremmo trovare spunto da eventi piacevoli o dolorosi per tornare a far rivivere in noi eventi significativi per le nostre convinzioni e per il valore che essi hanno per rafforzare il ruolo formativo della nostra coscienza personale o collettiva.
Oggi siamo qui riuniti per riparare un torto che una mano sacrilega ha compiuto verso la memoria di un personaggio, Matteotti, che rappresenta storicamente una storia italiana segnata dalla violenza contro una nazione e contro coloro che a quella violenza si sono opposti, offrendo la propria vita.
L’evento di oggi, la ri-deposizione di una targa spezzata per insipienza o per atto politico ispirato da movimenti nutriti di violenza, ci offre l’occasione per riaccendere l’attenzione che le istituzioni pubbliche e quelle private debbono tenere viva in omaggio alle scelte eroiche che uomini fedeli ai principi di una moderna democrazia hanno compiuto come lascito per le generazioni attuali e future.
Paradossalmente la mano del vandalo che ha frantumato la targa commemorative del sacrificio della vita di Matteotti ha fornito a noi l’occasione per tornare sul luogo dove il martire antifascista venne rapito, malmenato e ucciso per rendere di nuovo omaggio alla memoria del significato che la sua morte, come quella di molti altri, ha rappresentato in questi 93 anni dall’efferato omicidio.
Dobbiamo essere grati al Municipio nel cui territorio è compreso questo luogo della memoria per avere preso, assieme all’On. Morassut, l’iniziativa di restituire all’attenzione dei cittadini la targa sostitutiva di quella frantumata.
L’incontro di oggi prelude a quello che la Fondazione Matteotti organizzerà il prossimo 10 giugno per tenere acceso il ricordo di un personaggio che, nemico della violenza, si oppose alla violenza di cui si nutre un movimento politico per affermarsi nel secolo scorso”.

Nuova targa Matteotti4

Messaggio dell’On. Roberto Morassut

MATTEOTTI: MEMORIA E PRESENTE
Questa mattina, in Lungotevere Arnaldo da Brescia dove sorge il monumento in memoria di Giacomo Matteotti, abbiamo scoperto la targa commemorativa in suo ricordo della Fondazione Matteotti. La targa era stata vandalizzata a gennaio. Ho voluto donare la targa, d’intesa col 2° Municipio di Roma, con un atto di liberalità; un piccolo gesto concreto di militanza democratica e antifascista per coltivare la memoria di un patriota estremamente attuale. Matteotti fu riformista e radicale al tempo stesso. Esercitò, infatti, il suo ruolo di leader politico e di parlamentare in modo concreto e non parolaio, tenendo fermi in modo intransigente – fino al sacrificio – i principi della democrazia e della libertà coniugati a quelli del socialismo. L’attualità del suo esempio, in tempi di populismo parolaio, di antiparlamentarismo e di sovranismo reazionario, appare evidente. Oggi davanti a molti cittadini, militanti socialisti e democratici e delle varie famiglie della sinistra democratica romana abbiamo reso omaggio a questa eredità. Grazie alla Presidente del 2° Municipio Francesca Del Bello, alla consigliera municipale Valentina Caracciolo e a tutta la Giunta Municipale. Grazie al Presidente della Fondazione Matteotti, prof. Sabatini. Ora adoperiamoci per dare al luogo del monumento una sistemazione ancor più dignitosa e protetta da sporcizia e vandalismi.

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Messaggio di Andrea Casu

E’ questa la migliore risposta a chi ha ferito la memoria di tutta la nostra città oltraggiando la targa dedicata a Giacomo Matteotti nel luogo in cui venne rapito dai suoi barbari assassini. Cittadini e istituzioni uniti per difendere una pagina della nostra storia che nessuno riuscirà mai a strappare restituendo fisicamente e simbolicamente a tutti noi questo spazio. Come romano e come democratico sono grato a tutte le persone che hanno reso possibile questa giornata che ci consente di tornare a illuminare come merita uno spazio fisico e ideale ingiustamente quasi nascosto, troppo spesso dimenticato. Adesso, con lo stesso spirito, cerchiamo di difenderlo come merita rendendolo finalmente vivo e sicuro ogni singolo giorno dell’anno. Nuova traga Matteotti5