Quale futuro per l’Europa tra crisi, rilancio e utopia

europa-crisi

Biblioteca della Camera dei Deputati – Sala del Refettorio
Via del Seminario, 76 – Roma
25 marzo 2014 – ore 14:00

 

Il Convegno, in un’ottica interdisciplinare, si propone di stimolare la riflessione dei relatori, autorevoli studiosi ed esperti impegnati a vario titolo nel processo di integrazione europea, in merito ai rapporti esistenti tra i tre termini evocati nel titolo, segnatamente crisi, rilancio ed utopia, cercando di mettere in luce la natura ed i contenuti delle loro possibili, e non scontate, relazioni.

Gli interventi programmati intendono esaminare, in primo luogo, le due principali tendenze che emergono quali risposte alla crisi economica e politica dell’Unione europea che, in uno sforzo di sintesi, si possono riassumere:

  1. nel ritorno agli Stati nazionali, strategia che vede quale momento centrale l’abbandono della moneta unica, ritenuta responsabile degli attuali difficili scenari economico-sociali che caratterizzano alcuni dei paesi membri dell’Unione ed in particolare i paesi del Sud Europa;
  2. nel rilancio del processo di integrazione a partire proprio dall’euro con il rafforzamento dei meccanismi bancari di gestione della moneta unica e l’introduzione di strumenti come gli euro-project bonds e la golden rule nei bilanci nazionali.

Tuttavia in entrambi gli orientamenti sopra ricordati, è diffusamente presente la consapevolezza che un vero e proprio rilancio del progetto europeo richiederebbe una o più risposte a livello politico-istituzionale.

E’ questo il secondo piano di confronto che occuperà i relatori del Convegno, chiamati ad approfondire gli scenari che si profilano all’orizzonte quali possibili vie d’uscita dalla crisi dell’Unione europea, strade che tutte sono tenute a confrontarsi non più solo con il tradizionale deficit democratico imputato alla costruzione europea, ma con il più ampio e preoccupante deficit politico nel quale si trova oggi l’Unione.

Occorre allora interrogarsi, e sarà questo il tema anche della tavola rotonda, sul quesito se l’Unione europea non sia in qualche modo vittima del proprio successo: questa carica utopica, un’utopia realistica, in effetti ha talmente tanto ben funzionato che nella costruzione europea sono passati in secondo piano, nel corso delle varie tappe di integrazione, temi fondamentali come il rispetto dei principi democratici, in primo luogo le istanze di partecipazione dei cittadini europei nei processi di governance, la tutela dei diritti dell’uomo e, infine, la costruzione di un’architettura istituzionale conforme ai principi dello stato di diritto.